Cosa fare, vedere e mangiare a Strasburgo in due giorni
Strasburgo è il capoluogo della regione dell’Alsazia-Champagne-Ardenne-Lorena, nome lunghissimo per indicare una regione, e infatti noi la chiameremo semplicemente Alsazia. Si trova al nord-est della Francia, confinante con la Germania e divisa da quest’ultima dal Reno. Lo sapevi che è la sede ufficiale del Parlamento Europeo?! Molti pensano che sia Bruxelles, e invece no miei cari. Strasburgo è la sede ufficiale del Parlamento Europeo, Bruxelles è sede del Consiglio del Parlamento Europeo. Finita questa manfrina, torniamo a noi e ai nostri due giorni a Strasburgo. Ringrazio intanto mia cugina per l’accorata partecipazione e la gentilezza accogliente di chi mi conosce bene e sa che non sono propensa a viaggiare in compagnia. Ciao Vale, tvb.

Strasburgo in breve
Il nome di Strasburgo deriva dal latino Strateburgus, ovvero “la città delle strade”. Va da sé che uno quando va a Strasburgo si fa due domande e si dà anche due risposte: confina con la Germania, il fiume che la attraversa è il Reno…insomma il territorio dell’Alsazia è stato sotto il dominio sia della Francia che della Germania. La posizione al confine tedesco rende la città soggetta alla duplice influenza francese e tedesca. Rimarcabile per cultura e architettura, non mancano le influenze anche in ambito culinario. .
Giorno 1
Assolutamente non programmato, ma funzionale, giuro, quindi potete ripercorrere l’itinerario e le attività da fare.
Difatti io e mia cugina ci siamo incontrate a Strasburgo, lei arrivando da Milano in Flixbus, io partendo con tre ore di anticipo, partendo alle 5 e 30 del mattino dopo la notte di Halloween, per essere lì alla stazione per le nove di mattina e accogliere mia cugina per la sua prima volta in Francia in età adulta. Se state pensando “Quanto ci si mette da Milano?”, ebbene, sono sette ore in Flixbus.
Arrivando un po’ sfatte, cariche di sonno, un po’ stremate dalle precedenti giornate lavorative, io e Vale abbiamo umilmente optato per una colazione in un posto fancy – caro – e poi per un tour a piedi inizialmente, in trenino poi, per renderci conto quantomeno di dove eravamo. Ci siamo dirette quindi verso il centro, e queste sono esattamente le tappe che abbiamo percorso con gli zaini in spalla almeno fino a pranzo, per poi liberarcene nel pomeriggio quando abbiamo fatto il check-in in albergo.
In tutta onestà, la prima cosa che abbiamo fatto noi è stata salire per la Cattedrale di Strasburgo e ammirare il panorama della città con il poco sole che ci è stato concesso, per poi scendere e fare tutto il resto. Ciò che consiglio è invece, furbamente, di andare all’Ufficio del Turismo e poi a seguire tutto il resto. Ecco quindi il nostro itinerario per il giorno 1:
- L’Ufficio del Turismo
- Tour in trenino
- Cattedrale di Strasburgo – gli esterni e salire in cima
- La Maison Kammerzell
- Pranzo da “L’épicier Grand Cru” per mangiare la fondue
- La Petite France + chiesa evangelista in cui ci siamo infiltrate per dei battesimi
L’Ufficio del Turismo
L’Ufficio del Turismo non è una tappa obbligata e tantomeno è un posto da vedere a Strasburgo. Ma se state pensando di andare in questa città, un salto per informarsi sul Pass io lo farei. Ora che ovviamente so, perché io e Vale mica lo abbiamo fatto. Costa 5€ e permette di avere delle riduzioni su alcune attività, come ad esempio la salita sulla Cattedrale di Strasburgo che ha un costo di 8€, mentre con il pass si paga la metà, 4€. Dipende anche dalle attività che si vogliono svolgere, ma comunque per saperlo non costa niente andare all’Ufficio del Turismo e chiedere, si trova proprio nella piazza principale, sotto la Cattedrale di Strasburgo.
Tour in trenino
Il tour in trenino ci ha permesso di riposarci, in primis, e vedere cosa ci aspettava in città. Come opzione non è male, visto il fatto che se si ha poco tempo – come noi – si può dare un’occhiata alle attrazioni principali, vederne altre che probabilmente non avresti visto in un arco di tempo così breve perché scartate, e salvare i posti in cui sicuramente tornerai per visitarli con calma. Costa 8 euro.

A Strasburgo c’è quindi questo trenino che fa due itinerari: uno nella parte est della città e uno nella parte ovest. Noi abbiamo scelto totalmente a caso il tour nella parte est, passando i vicoli stretti, la zona della Petite France, i Ponti al Coperto e i moli, la diga Vauban, e Place de la Cathédrale. Il tour è commentato con audioguida e dura 40 minuti. Il secondo percorso nella parte Ovest è invece una visita al quartiere imperiale tedesco, conosciuto come Neustadt.
Cattedrale notre-dame di strasburgo – gli interni e salire in cima
La primissima cosa che abbiamo fatto io e Vale arrivando a Strasburgo: salire in cima alla cattedrale di Notre-Dame di Strasburgo. Volevamo farlo? No. O almeno non subito. Abbiamo solo sbagliato entrata e piuttosto che entrare nella navata centrale, ci siamo ritrovate alla torre. Il biglietto costa 8€ e in ogni caso ne vale la pena.



La Cattedrale di Notre-Dame è il simbolo di Strasburgo. In gres rosa, un materiale a pasta compatta impermeabile, è stata costruita dai Vosgi, e anche Victor Hugo l’ha definita “prodigio di grandezza e leggiadria”. Evidentemente in stile gotico, è imponente, bella, ricca di vetrate. Rimane comunque ammaliante il rosone centrale di 14 metri di diametro.
La facciata presenta tantissimi personaggi, tra cui sul portale destro il Tentatore circondato dalle Vergini stolte e sull’altro le Vergini sagge. Sul portale sinistro si trovano invece la lotta dei Vizi e delle Virtù. Quello centrale ricorda la passione e la resurrezione di Cristo.
Agli interni ci torniamo al giorno 2.
La Maison Kammerzell
Non che si possa visitare, sia chiaro. Ora è infatti diventato un ristorante all’interno, piuttosto caro anche. Però è lì in piazza, sotto la Cattedrale di Notre-Dame e accanto all’Ufficio del Turismo. Attira però l’attenzione, per i suoi dettagli. E in effetti avvicinandosi si nota un cartellone turistico in cui viene spiegata la storia di questa maison.
Costruita nel 1427 è una delle più belle case in graticcio di Strasburgo. Fu Martin Braun a costruirla, un famoso commerciante di formaggi dell’epoca. Il piano terra è fatto ad arcate in pietra e le finestre hanno dei vetri particolarissimi a fondo di bottiglia. Inoltre sono rappresentate scene sacre e profane.


Pranzo da “L’épicier grand cru” per mangiare la fondue
Per il primo pranzo a Strasburgo abbiamo optato per una bella fonduta di formaggio, perché insomma è obbligatorio e noi siamo appassionate di formaggi. Dopo varie ricerche abbiamo scelto “épicier Grand Cru” e non ce ne siamo pentite. Abbiamo prenotato tramite il loro sito ufficiale e quando ci siamo arrivate siamo rimaste sorprese: un posto davvero molto carino, una cantina a vista di vini soprattutto, ma anche birre, in cui sedersi al calduccio e scegliere con calma il piatto. Ad accompagnare la fonduta ti portano un piatto di insalata, patate, affettati e pane. In accompagnamento io un calice di pinot grigio e lei una birra artigianale. Abbiamo speso tra i 35 e i 38 a testa, non un prezzo alto per mangiare la fonduta a Strasburgo. Cercare i prezzi per credere.

La Petite FRANCE
Dopo pranzo, finito intorno alle 15:30, siamo andate a lasciare finalmente gli zaini che ci siamo portate in spalla. Abbiamo poi deciso di uscire di nuovo per fare una lunga passeggiata a piedi che ci ha portato a Petite France, la piccola Francia di Strasburgo. Piacevole passeggiare lungo le via attraversate dai fiumi. Qui ci siamo infiltrate a una festa di battesimo di una chiesa evangelista per mangiare gratis. L’idea è stata mia ovviamente, chi mi conosce sa. Castagne poi a 3 euro, negozietti, fino ad arrivare di nuovo sotto la cattedrale e prendere due birre. Cena easy in un locale a caso di cui non ho segnato il nome ma ringrazio il ragazzo che ci ha letteralmente regalato due buste di cioccolatini di Halloween.

Giorno 2
Per il giorno 2 ci siamo organizzate meglio, abbiamo scelto le tappe e le tempistiche per fare un percorso che a piedi avesse senso.
- Place Kléber
- Chiesa di San Tommaso
- Place des Tripiers
- Place Gutenberg
- Cattedrale di Strasburgo – gli interni
- Orologio Astronomico
- Pranzo in un Winstub “Winstub le Platz”
- Chiesa riformata di Saint Paul
- Parco dell’Orangerie
- Chiesa russa ortodossa
Place Kléber
Trattasi della piazza centrale di Strasburgo, più volte in ristrutturazione. Zona pedonale, il nome deriva dal generale di Strasburgo Jean-Baptiste Kléber, che a quanto pare fu personaggio di spicco durante la Rivoluzione francese. Una sua statua si trova al centro della piazza. Al suo interno ci sono le ceneri del generale. Nei dintorni negozi standard. Noi siamo state fortunate ma non troppo: stavano allestendo l’albero di natale.
Chiesa di San Tommaso
Nella Chiesa di San Tommaso abbiamo cercato di andarci anche il primo giorno ma abbiamo scoperto con rammarico che chiudeva alle 17. Quindi ci siamo ritornate. Si tratta di una chiesa protestante in stile gotico alsaziano sebbene gli esterni li definirei molto più classico-romani.


Place des Tripiers
Piazzetta molto carina, notata in trenino il primo giorno e in cui siamo volute tornare. Ad attirarci sono stati i fiori e le zucche, onesta. Però questo grande fusto al centro della piazza ha una storia . La piazza è stata creata nel 1957 per sostituire le case distrutte durante la guerra e si è deciso di installarci una grande botte in rovere per rendere omaggio alla vite.


Place Gutenberg
Place Gutenberg si trova sulla Grande Ile di Strasburgo. Costruita intorno al 1100, fa ovviamente riferimento allo stampatore tedesco Johannes Gutenberg a cui è dedicata una statua. In mano ha la pergamena con la scritta “E la luce fu”. Immancabile il carosello alla francese. Ho solo la foto di sera, pardon.

Pranzo in un Winstub – il “Winstub Le Platz”
Dopo questo giro iniziale fatto in mattinata, la cosa buona da fare è fermarsi a mangiare. Con gli sconti che si trovano su The Fork abbiamo risparmiato ogni volta al 50%, il che non è per niente male in una città in cui i prezzi sono un po’ turistici.
Abbiamo optato per Winstub Le Platz, e consiglio vivamente. Si trova di fronte alla Cattedrale di Strasburgo e permette quindi di riposarsi prima di entrare in cattedrale magari. Almeno noi ci siamo organizzate così.
Il locale è casereccio, tipico, le travi a vista, legno e odore di buona cucina. Abbiamo mangiato benissimo un antipasto, un piatto principale e il dessert per circa 25 euro ciascuna.



Cattedrale di Strasburgo – gli interni
Secondo giorno, secondo tentativo di entrata nella cattedrale principale di Strasburgo. Importante per chi legge: sono vietati gli zaini all’interno (motivo per cui non siamo potute entrare il primo giorno).
Intanto inizio col dire che è maestosa, imponente, meravigliosa.



All’interno ci si perde del tempo, in senso buono, perché è ricca di elementi da osservare. Sicuramente attira l’attenzione il Pilastro degli Angeli, che rappresenta il Giudizio Universale. Ma poi:
- il pulpito del predicatore Jean Geiler de Kaysersberg in gotico fiammeggiante, con circa 50 personaggi
- l’organo con casse gotiche in legno scolpito policromo
- le VETRATE uao, ancora quelle originali del XIII e del XIV secolo
Ma l’attrazione principale della Cattedrale di Notre-Dame di Strasburgo è l’orologio astronomico, che vi descrivo di seguito.
Orologio AstronomiCO
L’orologio astronomico è stato creato nel 1547 e costituisce uno dei più importanti in tutta la Francia. Sicuramente è il più conosciuto. Dotato di un calendario perpetuo, indica lo spostamento dei pianeti su un astrolabio. Ogni giorno alle 12:30 c’è uno spettacolo ma bisogna rercarsi alle 11:35 al portale sud e acquistare il biglietto. Noi lo abbiamo visto? No. Ciao Vale. Abbiamo sbagliato orari, robe, cose. Però abbiamo assistito comunque allo spostamento del putto alato, del fanciullo adolescente, dell’adulto e dell’anziano, a simboleggiare le quattro età della vita, tutti in sfilata di fronte alla morte. Questo si vede a ogni quarto d’ora.



Chiesa riformata di Saint Paul
Abbiamo visto questa chiesa solo dall’esterno, ma comunque molto bella, in stile gotico-renano. Non so dirti altro. Prendi e porta a casa. Bella comunque in passeggiata, si riflette sul fiume.


Parco dell’Orangerie
Per prendere una boccata di aria nel verde, questo parco ha ettari ed ettari di terreno.


Chiesa russa ortodossa
Di strada, non troppo lontana, a chiudere il nostro giro. Molto bello l’esterno, anche un po’ fuori contesto rispetto a tutto il resto. Gli interni ci hanno lasciato invece con un po’ di delusione, sono spogli e nulla di che, come le sale del catechismo per intenderci.

Il tour di Strasburgo finisce con la birra ovviamente.
Se hai letto fino a qui, spero questa guida ti sia utile per i tuoi due giorni a Strasburgo…d’altronde siamo vicino a natale, magari un weekend, che ne dici?