Sintra è un piccolo villaggio portoghese che fa parte del distretto della Grande Lisbona. Considerato uno dei villaggi più belli del mondo (lo sapevi? io no, ma mi sono informata nei due minuti precedenti il viaggio), è anche conosciuto come la capitale romantica del Portogallo.
In effetti ho capito subito il perché. La cornice naturale è pazzesca, le strade che ti portano ai Palazzi sono percorribili a piedi e sono ricche di scorci interessanti, e sicuramente ci si sente proiettati in un’altra dimensione, molto più confortevole, sicura, fiabesca.
Inoltre, e senza grandi sorprese, il paesaggio culturale di Sintra è Patrimonio dell’Umanità UNESCO dal 1995. Questo luogo è cullato dalle pendici delle colline fitte di boschi, ha un clima mite e sembra quasi di essere in un posto diverso da quello in cui a predominare è il paesaggio lusitano. Era una residenza estiva per re e monarchi, e non è difficile trovare una traccia dell’uomo ancora più antica, tramite la presenza di dolmen e necropoli.
Ti dirò, c’è molto da vedere e poco da parlare: è incredibile.
Passiamo al lato pratico: Sintra si trova solo a 30 km da Lisbona ed è raggiungibile in treno per un costo di circa 4,50 euro. Non conoscendo Sintra (mea culpa), sono contenta di avere incontrato Anni durante il mio viaggio in solitaria in Portogallo, una ragazza iraniana, che mi ha proposto di fare questa gita in giornata.
Sintra per i letterati
Questo villaggio aristocratico e incantevole è meta per migliaia di turisti che ne apprezzano il patrimonio artistico e culturale. Non è di certo un caso se anche sovrani e letterati ne sono rimasti colpiti.
Quali? Hans Christian Andersen, lo scrittore di fiabe – proprio lui -, lo ha definito il posto più bello di tutto il Portogallo; Lord Byron, poeta del XVIII secolo, lo ha definito “Eden glorioso“.
La presenza di panorami incredibili, di vie caratteristiche e ville d’epoca, palazzi e castelli e soprattutto la natura rigogliosa, la rendono una meta particolare.
Parchi e palazzi di Sintra
Patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO dal 1995, Sintra ha una storia lunga e intensa.
Nel XIX secolo divenne infatti il primo centro dell’architettura romantica europea. Ferdinando II d’Asburgo diede vita nuova a un monastero, dove vennero integrati sapientemente elementi gotici, moreschi, rinascimentali e addirittura egizi. Creò poi un parco facendo combinare specie locali ed esotiche che attirano l’occhio e ti immergono in questo clima di pace e serenità. Vennero poi costruite altre dimore sullo stesso modello e il tutto diede forma a un incredibile quadro di palazzi e parchi che influenzarono la progettazione del paesaggio d’Europa.
Palazzo Reale o Palácio National
Si arriva in stazione, si prosegue per le vie e subito si arriva nella piazza principale di Sintra, dove, sui resti del castello moresco, c’è maestoso il Palazzo Reale o Palácio Nacional, caratterizzato da finestre in stile manuelino (declinazione portoghese del gotico), archi gotici e due grandi camini conici. Incredibile la permanenza per ben sei secoli dei re portoghesi in questa residenza.
Parque da Pena
La passeggiata nel Parque da Pena è ovviamente la mia preferita, nonché quasi obbligatoria? Il punto di domanda lo metto perché non so se ci sia un altro modo per salire su in collina e proseguire la visita dei Palazzi.
In ogni caso si tratta di un parco con 220 ettari di giardini con piante esotiche e non, sequoie grandi quanto una casa, fontane, belvederi, il giardino delle camelie e uno chalet “d’amore”: venne fatto costruire da re Ferdinando II per tenere nascosta la relazione amorosa con la contessa Edla che comunque sposò in seconde nozze.
Il parco circonda Palácio da Pena e per salire in cima bisogna calcolare all’incirca un’ora. Il suggerimento è di prendersela con calma, il parco merita davvero tantissimo.
Palácio da Pena
Il Palácio da Pena, è alla bellezza di 528 metri di altitudine ed è, seguendo la linea tracciata fino ad adesso, un’altra creazione romantica del re Ferdinando II.
L’architettura è sempre ricca ed evocativa. Ci troviamo colori vivaci, torri gotiche, chiostri manueliti, cupole rinascimentali. Belle le gronde del tetto a forma di fauci animalesche, e simbolici gli stendardi dei Cavalieri di Rosacroce che dimostrano l’appartenza di Ferdinando II alla setta segreta massonica.
Castelo dos Mouros
L’altro castello visitato durante questa gita è il Castelo dos Mouros, molto più antico rispetto al Palácio da Pena. Fu costruito dagli arabi nell’ VIII secolo, venne raso al suolo dall’esercito di Afonso Henriques dopo la liberazione di Lisbona nel 1147.
Per questo motivo ad oggi ci sono le rovine su questo immenso sperone di roccia. Questo non lo rende meno interessante, anzi! Decisamente ha il suo fascino antico, conserva ancora quell’aurea di mistero che lo avvolge. Inoltre la vista da lassù è ovviamente mozzafiato, a quanto pare nei giorni di sole si riesce a vedere anche l’oceano (io ovviamente ho beccato la giornata uggiosa).
Palácio da Regaleira
Conosciuto come Quinta da Regaleira (“quinta” nel senso di “tenuta”, non indica il numero), Palácio da Regaleira o Palácio do Monteiro dos Milhões, cioè il palazzo del milionario Monteiro.
Ultima tappa della nostra gita in giornata, forse anche il posto più bello – anche se difficile da stabilire. Qui si fondono stile gotico, egizio, elementi rinascimentali e moreschi.
Oltre alla bellezza indiscutibile del palazzo in sé, qui il mistero la fa da padrone. Sono i sotterranei infatti ad attirare i visitatori.
In particolare, la presenza di due pozzi a spirale che scendono nel sottosuolo, potrebbero far pensare alla loro realizzazione per scopi pratici e quindi per la raccolta di acqua piovana.
E invece no. Qui a quanto pare si svolgevano i riti iniziatici probabilmente di matrice massonica.
Concludo con due suggerimenti pratici:
- il link per il biglietto del treno
- se devi mangiare o fare aperitivo o bere una cosa io sono andata qui, vista carina e ambiente su terrazza easy, prezzi medi