Marsiglia in tre giorni: la guida completa per scoprirla

Marsiglia è decisamente una delle città più importanti della Francia, controversa, ricca di storia e attrazioni. Ecco cosa si può fare per viverla in tre giorni.

Marsiglia è la seconda città più popolosa della Francia, non conosciuta per le sue bellezze ma più per la sua, come dire, malavita – è infatti anche la seconda città più pericolosa d’Europa, lo sapevi?!

Nonostante l’aria mafiosella che si respira in giro, con le giuste accortezze e uno spirito aperto, Marsiglia risulta anche una piacevole scoperta, e ti lascerà sicuramente un bel ricordo.

Tra le migliori cose da fare e da vedere per scoprire Marsiglia in 3 giorni, puoi addentrarti nel quartiere del Panier, visitare la Cattedrale, andare al Porto Vecchio, fare una gita al Castello d’If famoso per essere presente nel romanzo di Alexandre Dumas nel romanzo “Il Conte di Montecristo”, fare un salto sull’isola del Frioul, partecipare al laboratorio di realizzazione del sapone di Marsiglia e con un po’ di fortuna andare anche nello splendido Parco nazionale delle Calanques. Leggi questo articolo dettagliato per sapere come visitare Marsiglia in tre giorni.

Indice

Giorno 0 (capirai perché): l’ostello

Per arrivare a Marsiglia sono partita da una città nella Franche-Comté, dove vivo, prendendo un umile Flixbus con cambio a Lione. Il motivo delle mie lunghe tratte è sempre lo stesso: i soldi. Con la santa pazienza che mi contraddistingue in viaggio e dopo nove ore di traversata tra musica e pensieri, ho raggiunto questa città francese sulla costa del sud. Ho sempre voluto visitarla, chissà perché, e dato che sto – si spera – per affrontare delle big moves nella mia vita, ho pensato che ora o mai più le ultime cose che voglio fare in Francia, o le penultime, a data da destinarsi.

In ogni caso, ci sono arrivata la sera di domenica 10 dicembre, e molto stanca sono andata in ostello dove ho preso un posto letto in una camera per 8 persone. Era da tanto tempo che non andavo in ostello, ho fatto l’upgrade coi soldi e la comodità dello stare da soli negli ultimi tempi, però questo è in pieno centro ed è molto carino. Consiglio quindi ai temerari che non soffrono la presenza di altre persone e che magari vogliono far conoscenza. L’ostello in questione è il The People Marseille. Mi pagano? No. Sarebbe il caso che iniziassero a farlo? Forse, per tutte le sponsorizzazioni che faccio. Comunque so’ vere, ti puoi fidare. Lo consiglio lo stesso? Sì. Il posto è in centro, a due passi dalla stazione dei bus (UTILISSIMO), e a pochissimo dalle altre attrazioni principali. Sulla parallela c’è una strada principale dove ci sono ristorantini, kebabbari, supermercati tra cui il Monoprix. Le stanze sono pulite e moderne, i letti comodi e ci sono i cassettoni dove riporre la roba che non vuoi tenere in giro (portati un catenaccio con chiave però). La colazione buona, il caffè non è quello italiano ma che te lo dico a fa’ che tanto in Francia non ne troverai mai mezzo italiano, però ci sono i pains au chocolat, i croissants, le fette di pane caldo con marmellata e burro, succhi, latte, caffè americano, formaggio. Ogni giorno dalle 7 alle 10, personale giovane e simpatico. Top la presenza del giardino interno dove ci sono panchine e tavoli STU-PEN-DO, stanza lettura, sotto addirittura una sala con biliardo, libri, divanetti e tavoli, esposizioni di arte. Unica pecca: i bagni son pochi (ma siamo in ostello). Ho finito di parlare dell’ostello? Ho finito, merita.

Giorno 1 si va in centro: Porto Vecchio di Marsiglia, museo MUCEM, Cattedrale di Santa Maria Maggiore, quartiere Le Panier, e altre cosine

La mattina sveglia presto ma non troppo, chi mi conosce sa che mi sveglio ogni giorno alle 5/6 quindi per me le 8 è già tardi. Ma comunque mi sono concessa una sveglia alle 7. Doccia, colazione e via.

Potrei dirti che ho seguito l’itinerario che mi ero prefissata, ma mentirei. Il primo obiettivo giornaliero era il quartiere Le Panier, conosciuto per i suoi murales, il quartiere caratteristico del centro di Marsiglia – un po’ come i quartieri spagnoli a Napoli, per intenderci.

Ma il primo intoppo l’ho avuto al mattino, quando un simpatico signore ha iniziato a seguirmi nei vicoli, finché non ho alzato il passo, cambiato strade su strade e poi l’ho seminato quando ho imboccato la via principale – lontano dal Panier. Capita. Se capita a te, fai attenzione. Marsiglia è anche questo. Devo dire che non ho poi più avuto problemi per il resto del viaggio e anzi ho trovato solo gente alla mano e simpatica.

Al posto del Panier quindi ho trovato molto più utile proseguire fino ad arrivare vicino al Porto Vecchio, dove sorge la Cattedrale di Santa Maria Maggiore. Con mio disappunto l’ho trovata chiusa, per poi rendermi conto dopo che avrebbe aperto alle 10. Lì vicino c’è un murales interessante, chiamato “il commercio”. Ho proseguito quindi verso il Porto Vecchio, dove ho assaporato l’aria di mare e la pace. Di fronte c’è il Museo MUCEM, capolavoro moderno di architettura.

1. Porto Vecchio di Marsiglia

Inizia a visitare Marsiglia dal Porto Vecchio, o meglio il Vieux Port, a mani basse una delle zone più belle della città, vissuta e viva.

Riqualificata nel 2013, questa zona è una delle principali attrazioni di Marsiglia. Rimarrai affascinato dalla presenza massiccia di barche di tutti i tipi, le mie preferite le barche a vela enormi!

2. Museo MUCEM + la fortezza e i giardini botanici

Il MUCEM è il Musée des civilisations de l’Europe et de la Méditerranée, si trova lì sul porto, impossibile non notarlo per la sua struttura architettonica particolare. In acciaio e vetro, i raggi del sole creano giochi di luce incredibili. Le mostre sono temporanee e permanenti, presenti su tre piani, e vengono proposti spettacoli, iniziative culturali e teatrali. La chicca è questa: puoi anche decidere di NON pagare il biglietto per le mostre ma fare un giro all’interno del museo, salire fino all’ultimo piano dove c’è il ristorante, attraversare il ponte in vetro che collega il museo alla fortezza e visitare i giardini della fortezza. Da lì la vista sul porto è pazzesca e in più ci sono i percorsi ai giardini botanici curati dai giardinieri. Zero euro, massima experience.

Io ho avuto anche un po’ di fortuna perché il tizio della sicurezza mi ha presa in simpatia e mi ha poi detto di tornare nel pomeriggio per un vernissage gratuito (spoiler: non era gratuito ma mi hanno fatto entrare comunque), evento che mi avrebbe permesso di visitare anche la mostra al piano terra pagando nulla. Ho anche mangiato e bevuto perché c’era un rinfresco.

  • Prezzo: Intero €11,00, ridotto €7,50, gratis come piace a noi se si visita la struttura e il forte ma non le mostre
  • Orario: mercoledì – lunedì 10:00-19:00, martedì chiuso
  • Dove: Place de la Mayor, Marsiglia.

3. Cattedrale di Santa Maria Maggiore

Nel frattempo che facevo i miei giretti al museo, la Cattedrale imponente che si affaccia sul mare di Marsiglia ha aperto. Il nome carinissimo della Cattedrale è La Major, in occitano. Inoltre è costruita in due parti: l’Antica Major, del 1100 e chiusa al pubblico, e la Nuova Major, costruita nel 1850 per volere del nientepopodimeno che Napoleone III, questa parte visitabile.

La Cattedrale di Santa Maria Maggiore è una delle più belle di Francia. Unisce due stili, quello romanico e quello bizantino e la decorazione interna è in marmo e porfido, molto rara a quanto pare negli edifici volti alla religione.

Si visita gratuitamente la Cattedrale di Marsiglia in circa  1 ora e mezza. La navata centrale è molto grande, e a dicembre è allestita per Natale.

  • Prezzo: gratis
  • Orario: Tutti i giorni dalle 10:00 alle 19:00.
  • Dove: Place de la Mayor, Marsiglia.

4. Il quartiere Le Panier

Quartiere famosissimo, colorato, situato tra il Boulevard Longchamp e il porto, e a pochi minuti a piedi dalla Cattedrale di Santa Maria Maggiore, Le Panier è il quartiere più antico di Marsiglia ed è inevitabilmente un luogo di rilievo di Marsiglia poiché occupa un posto storico non indifferente. Era infatti il luogo in cui Napoleone Bonaparte visse con la sua famiglia durante il suo soggiorno a Marsiglia.

Qui ci sono vicoletti su vicoletti, posti in cui mangiare, Les Molins con i mulini del XVIII secolo, e Lorette dove c’è un antico ospedale trasformato in un ristorante marocchino.

Il resto della giornata, quindi da mezzogiorno in poi, l’ho passato andando a pranzare (ovviamente), godendomi il sole che non vedevo da tanto, riandando al museo MUCEM per assistere al vernissage – lì ho passato altre due ore circa, e poi riprendendo la passeggiata al porto.

Giorno 2: giro veloce a piedi alla Vielle tour, Maison Diamantée, Statua del toro, Statua di Pytheas e Euthymenes, mercato del pesce, visita al Castello d’If del Conte di Montecristo, l’arcipelago di Frioul, il Museo del Sapone di Marsiglia e laboratorio, la Canabière

Il giorno 2 è stato intenso come si può leggere già dal titolo. Io direi di skippare Vielle tour (che significa vecchia torre), la Maison Diamantée (la casa diamantata) e le statue per passare direttamente alla seconda parte a partire dal mercato del pesce. Questo perché ho molto semplicemente fatto un tour veloce a piedi per vedere al volo queste attrazioni, è il resto che è interessante.

1. Il mercato del pesce di Marsiglia

Ogni mattina a Marsiglia, sulla parte del porto che guarda verso il mare e le barche che rientrano, c’è il mercato del pesce a partire dalle 8. Da brava ragazza di mare, non mi perdo mai i mercati del pesce da cui si può capire tantissimo di un luogo. Tuttavia, vuoi per il freddo, vuoi per l’orario, non c’era ciò che mi aspettavo. Molto carino però se sei una persona di mare come me.

2. Giro in traghetto + castello d’If e arcipelago del Frioul

Ho proseguito a piedi lungo quella che viene chiamata “Riva Nuova“, che altro non è che la parte nuova del porto. Avevo prenotato tramite Booking una visita al museo del sapone di Marsiglia e il laboratorio.

Tuttavia, mentre passeggiavo, ho visto un grande stand con immagini di barche et similia, al che mi sono avvicinata e ho chiesto informazioni. Ogni giorno partono dei battelli che vanno verso le isole nei dintorni di Marsiglia. Sono salita? Sì. Ho cambiato quindi i miei piani (di nuovo) e ho deciso di andare a visitare queste isole stupende e di dedicarmi al sapone di Marsiglia nel pomeriggio.

  • Prezzo traghetto isola del castello d’If + arcipelago Frioul A/R da Marsiglia: €16,70, €11,10 se si fa solo un’isola

Castello d’If

Il Castello d’If è stato costruito su ordine di Francesco I, e dal 1529 diventa la prima fortezza reale di Marsiglia. Protegge in sostanza uno dei principali porti commerciali del regno.

Il successo di quest’isola e del castello derivano però dall’opera di Alexandre Dumas, pubblicata nel 1844, “Il Conte di Montecristo“. L’eroe del romanzo è realmente esistito, si chiama Edmond Dantès ed è stato imprigionato in questo castello che sorge sull’isolotto.

Qui ci sono cortile interno, celle collettive, la cella di Edmond Dantès – il conte di Montecristo – e la segreta dell’abate Faria che è dotata di impianto video in cui è possibile vedersi rinchiusi. Non è solo il conte di Montecristo ad essere stato rinchiuso nel castello, dove invece diversi erano i prigionieri. C’è anche la segreta detta “dei condannati a morte“.

Arcipelago del Frioul

Finito il giro dell’isola del castello d’If – piccola, ci si mette un’ora – passa di nuovo il traghetto che porterà sull’arcipelago di Frioul.

Questo arcipelago era già a partire dal diciassettesimo secolo il luogo di isolamento e quarantena per i battelli che arrivavano dall’Africa e dall’Oriente. Fungeva ovviamente anche da punto nevralgico di protezione militare per la città di Marsiglia. In realtà l’arcipelago sarebbe formato dalle isole di Ratonneau, Pomègues, Tiboulen e anche If, ma comunque si fa riferimento al tour quando si prende il traghetto da Marsiglia come “isola del Frioul”. Vi porterà comunque in questo lembo di terra stupendo. Si tratta di un’area molto secca che regala panorami mozzafiato. Il microclima unico ha incoraggiato lo sviluppo di specie di fiori e piante sotto condizioni meteo particolari.

Qui lunghe passeggiate, io ho visitato le calanques che ti elenco: Calanques plage de sable, Azurielle, Calanques de Morgiret + Plage de Morgiret, Calanque des Petouliers, Calanque de Saint-Estève + plage de Sainte Estève.

Ovviamente non manca il porto e il pranzo che ho fatto da l’Effet Mer Frioul, di cui trovi la mia recensione su Google.

3. Museo del sapone di Marsiglia e laboratorio per fare il proprio sapone

Finito il mio tour mozzafiato sulle isole, ho ripreso il traghetto nel primo pomeriggio per tornare a Marsiglia dove mi aspettava il mio laboratorio per creare il sapone.

Marsiglia è famosa in tutto il mondo per il suo sapone, il savon de Marseille. Tappa secondo me imprescindibile è quindi il Museo del Sapone di Marsiglia, situato nella zona del Vieux Port. Il museo è all’interno dell’ex Arsenal des Galères costruito per opera di Luigi XIV e ti permette di scoprire la storia del sapone di Marsiglia. La parte carina è comunque quella del laboratorio: la ragazza all’entrata ti spiegherà il processo di realizzazione del sapone e poi toccherà a te realizzare le tue piccole saponette. Io ne ho ricavate 4 all’essenza di lavanda.

  • Prezzo: ingresso al museo €2,50, ingresso al museo + realizzazione sapone €5,50 (acquistato su Booking €4,40)
  • Orario: aperto martedì-domenica 10:00-18:00
  • Dove: Place de la Mayor, Marsiglia.

4. La Canabière

Ultima tappa del giorno 2, una passeggiata a La Canabière. Si tratta in realtà di una via dello shopping, forse la strada più famosa di Marsiglia, costruita nel 1666 pervolere di Luigi XIV sulle ceneri di un campo e di una fabbrica di canapa che vi sorgeva. Per questo si chiama canabière.

Lungo la Canebière ci sono dei monumenti ed edifici di grande spessore come ad esempio l’Opera o il chiosco per la musica.

In sostanza io ho però passato il mio tempo a bere vin chaud approfittando dei mercatini di Natale.

Giorno 3: visita al Parco nazionale delle calanques

Altro giorno, altra avventura, anche questa secondo i miei piani saltati. Avevo infatti prenotato un’escursione di cinque/sei ore per il Parco nazionale delle Calanques.

Cos’è il Parco nazionale delle Calanques? Una meraviglia della costa francese. La costa di 20 km è caratterizzata da falesia bianca, mare blu, natura incredibile che ospita tante specie animali e vegetali. Si visita in autonomia se si vuole noleggiare un’auto, si può organizzare un’escursione di gruppo tramite Booking o Get Your Guide, altrimenti prendere i mezzi che ti portano all’entrata del parco.

Tornando a noi: il meteo non era dalla mia parte, e l’escursione è saltata, ma non la mia volontà di fare hiking.

Quindi che ho fatto? Ci sono andata lo stesso, ma senza accompagnatore.

Ho fatto circa un chilometro e mezzo di strada a piedi fino a Place de la Castellane, dove ho preso il bus diretto al Parco nazionale delle Calanques. Il bus da prendere è il B1, ci mette circa un’ora ad arrivare.

Si scende vicino a un campus universitario. Io ho sbagliato 🙂 Google Maps mi ha indicato una fermata di due, tre fermate successive rispetto a quella dove c’è invece l’accesso ai sentieri ufficiali.

Va da sé che seguendo Google Maps mi sono invece inoltrata nei sentieri boschivi in salita, abbastanza fitti, melmosi, isolatissimi. Sono scivolata un paio di volte, sotto la pioggia. Ho alzato il passo a una certa, perché avevo capito di non essere nel tratto di strada giusto. In realtà non c’era comunque un’anima quel giorno.

Sono arrivata però alla Calanque del Sugiton, il vento era fortissimo, mi spostava, avevo un po’ di paurina ad essere onesta. La vista però era pazzesca.

Ho incontrato un gentile signore a cui ho chiesto di farmi compagnia perché il vento era veramente forte e avevo paura di cadere. Cristian mi ha poi spiegato che la strada che ho fatto io era nei boschi abitati da orsi, che bello.

In ogni caso, in un giorno di sole, quando c’è gente magari e quindi si sta più sereni, è bellissimo da fare.

Marsiglia, tra città, porto e natura, per me si inserisce nelle mete che sono interessanti da vedere.