Ti stai chiedendo se puoi farlo anche tu il Cammino di Santiago? Ne hai sentito parlare, l’idea ti stimola ma non sai bene di cosa si tratta e da dove si comincia?
Dare ascolto a questo istinto ti ha portato qui e sarò felice se un giorno partirai. Se lo fai, ti prego dimmelo! Scrivimi nei commenti, mandami un DM su Instagram, un vocale, taggami nelle tue storie.
Ma ora passiamo al sodo. Iniziamo, per l’appunto, dall’inizio.

Indice
- Cos’è il Cammino di Santiago
- Un po’ di storia
- …Non sono credente, posso partire lo stesso?
- Quale itinerario posso fare?
- Gli itinerari: scegli il tuo
- Quanto costa fare il Cammino di Santiago?
- Cosa mettere nello zaino
- Ti può essere utile sapere…
- Come ottenere la Compostela
- Ultimo, ma non ultimo
Cos’è il Cammino di Santiago
Ti spiego in breve: il Cammino di Santiago è una rete (sì, una rete, capirai presto perché) di itinerari che i pellegrini hanno percorso sin dai tempi del Medioevo per arrivare alla Cattedrale di Santiago di Compostela, dove ci sono o ci dovrebbero essere le reliquie di San Giacomo il Maggiore, apostolo di Gesù (dico “dovrebbero”, ma io ci credo comunque, secondo me sono lì…e secondo altri milioni e milioni di pellegrini anche…saremo mica tutti stupidi). Ebbene, devi sapere anche che nel 1993 le strade francesi e spagnole che
compongono l’itinerario sono state dichiarate Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO.
Un po’ di storia
…perché ci tengo alla cultura e se già mi segui su Instagram lo sai e se non lo sai sappilo.
Il ritrovamento dell’apostolo Giacomo il Maggiore risale al IX secolo. Fu però decapitato in Palestina nel 44 d.C. dal re Erode Agrippa I. La leggenda narra che i suoi discepoli, con una barca guidata da un angelo, trasportarono il corpo in Galizia, proprio dove Giacomo evangelizzò i popoli celtici, e lo seppellirono in un bosco vicino a Iria Flavia, porto romano di un certo spessore. Il corpo fu riesumato secondo un passaparola partito da un eremita di nome Pelagio che ne determinò il ritrovamento in una necropoli.
…Non sono credente, posso partire lo stesso?
Puoi partire.
Nessuno dice che non si possa partire se non credente/cattolico-praticante. Dirò di più: non credo che la gente che parta lo faccia per andare a visitare nello specifico la tomba
di San Giacomo. Non credo che la maggior parte delle persone che vanno in pellegrinaggio siano mosse da questo desiderio specifico. Credo si possa partire se mossi da un desiderio fortissimo, un istinto primordiale, una sete implacabile…di scoprire se
stessi, di entrare in contatto con la propria spiritualità, di stare da soli, di stare da soli ma in mezzo alla gente, di magari scovare quel lato spirituale che si pensa di non avere, di
sentire qualcosa in più, nei passi, nella fatica, nei luoghi.
C’è anche gente che parte perché ama camminare nella natura e vuole godersi una vacanza in modo differente.
E quindi, perché partire? Prima di tornare a noi e dare le info pratiche voglio dirti questo: non importa il motivo, se vuoi partire, parti. Questo viaggio ti sarà utile sotto diversi punti di vista.


Quale itinerario posso fare?
Di itinerari ce ne sono molti e per tutti i gusti. La prima domanda da porti è: quanto voglio
camminare? La seconda domanda da porti è: quanto riesco a camminare?
Non bisogna sottovalutare la seconda domanda, fondamentale. Ma, una cosa alla volta.
Ti elenco quindi i principali itinerari possibili, ma non sono gli unici. Credo questi siano quelli più conosciuti e anche i più battuti.




Gli itinerari: scegli il tuo
Cammino francese
Uno degli itinerari più lunghi e in assoluto il più conosciuto è sicuramente il Camino Frances (Cammino francese) con i suoi 890 km circa. Sono molti, sì. Le persone che partono per il Camino Frances ci impiegano circa un mese e poco più per riuscire a completarlo tutto, ma questo dipende dalla suddivisione in tappe, dall’allenamento, dagli inconvenienti che possono capitare lungo il percorso. Ci sono poi persone che invece decidono di fare un centinaio di km alla volta, di riprenderlo l’anno successivo e così via. Non tutti d’altronde hanno un mese di tempo e più di vacanza. Inoltre richiede un impegno fisico non da poco, i km da percorrere al giorno per riuscire a completarlo in un arco di una trentina di giorni sono 20/30. La partenza è da Saint-Jean Pied de Port.
Via de la Plata
La Via de la Plata è un cammino ricco di storia romana. Si attraversano infatti le antiche strade romane che collegavano il sud della Spagna con la parte nord occidentale.
La Via de la Plata inizia da Siviglia, ma da qui il percorso conta oltre 900 km, attraversando l’Andalusia, l’Estremadura, la Castiglia e León e la Galizia. Si possono quindi scegliere delle tappe intermedie come punti di partenza (si può scegliere da dove partire, dipende da voi). Le più famose sono sicuramente Mérida e Salamanca. Ad Astorga la Via de la Plata si unisce con il Cammino Francese fino ad arrivare a Santiago. Anche qui, in media, dovrai percorrere tra i 20 km e i 30 km al giorno. Attenzione al periodo scelto per fare la Via de la Plata: temperature alte tra giugno e settembre da non sottovalutare!
Cammino inglese
Sono 122 km da percorrere sull’antico percorso medievale dei dei pellegrini inglesi e del Nord Europa. Si parte da Ferrol, località spagnola situata sulla costa della Galizia. Si
può scegliere di partire anche da A Coruña, ma senza ricevere a fine tragitto La Compostela: il percorso è infatti minore di 100 km. Le tappe per questo Cammino sono 6
con 20 km di percorrenza al giorno.
Cammino del Nord
Il Cammino nel Nord conta 800 km in circa 33 tappe con una media di 25 km al giorno. Un
mese di percorrenza. È anche uno dei cammini più difficili perché c’è un dislivello niente male, non per persone poco allenate. Ma è anche il più antico e offre panorami magnifici nei Paesi Baschi. Si parte da Irùn, nei Paesi Baschi. Non dimenticare che se sei propens* a voler fare questo Cammino l’area è a forte instabilità metereologica, con piogge e vento prepotenti.
Cammino primitivo
Il Cammino Primitivo è il cammino più antico della Galizia che conduce a Santiago. Proprio per questo motivo viene chiamato “primitivo”. Immagina la storia: il percorso fu tracciato dal re asturiano Alfonso II il Casto che regnava nel momento in cui venne scoperta la tomba dell’Apostolo a Santiago e che quindi fu il primo monarca a compiere il pellegrinaggio. Incredibile, vero?
Il cammino conta 340km con 14 tappe e parte dalla città di Oviedo. A Melide si unisce con il Cammino Francese, per poi proseguire fino a destinazione.
Anche questo, come il Cammino del Nord, è uno dei più impegnativi.

Cammino d’inverno
Il Cammino d’Inverno è un tragitto che prende sempre più piede tra i pellegrini. Il nome deriva da Games of Thrones…scherzo, però ha una storia super interessante: era un itinerario seguito da pellegrini, legioni romane, mulattieri medievali e truppe napoleoniche in inverno. La ragione è semplice: poca neve. Si snoda per ben 263 km
partendo da Ponferrada.
Il Cammino d’Inverno è ancora un cammino tranquillo e non troppo frequentato. Molti
pellegrini che decidono di seguirlo hanno già percorso il Cammino Francese e vogliono
vivere un’esperienza diversa, ammirando altri paesaggi. Io, in primis, ho avuto un attimo di titubanza quando ho poi dovuto scegliere il percorso da fare. La mia scelta è ricaduta sul prossimo cammino di cui vi parlo.
Cammino portoghese
Il Cammino Portoghese offre diverse varianti, con punti di partenza diversi in base al tempo che si ha ha disposizione. Il punto ufficiale di inizio è Lisbona e il cammino è lungo 630 km.
Parliamo delle varianti: una con partenza da Porto e della lunghezza di 240 km e una con
partenza dalla cittadina di Tui, sul confine tra Spagna e Portogallo, che occupa gli ultimi 100 km del percorso, necessari per ottenere La Compostela. Il cammino da Porto a Santiago è quello più frequentato. Io ho deciso personalmente di percorrere gli ultimi 124km che mi hanno garantito la Compostela. Sono partita da Valença, in Portogallo, giusto qualche km più in là di Tui (che è la prima tappa effettiva del cammino necessario per ottenere la Compostela).

Cammino portoghese della costa
Variante del Cammino Portoghese completo. La particolarità è che il primo tratto segue tutta la costa portoghese, passando per alcune località costiere. Dopodiché si rientra verso l’entroterra. Nello specifico, il Camino Portugués de la Costa parte da Porto e conta una lunghezza di 280 km, con una media di 20 km al giorno.
Quanto costa fare il Cammino di Santiago?
Sarò onesta. Dipende. Certo è che se percorri tutti e i 900 km del Cammino Francese ti servono automaticamente più soldi rispetto alla percorrenza degli ultimi 100 km di Cammino. Più giorni significa più soldi. Io ho speso intorno ai 150 euro volo A/R e una media di 13 euro a notte, diciamo 15 euro per i pasti e le medicine che purtroppo ho dovuto acquistare lungo il tragitto. In totale ho speso intorno ai 300/350 euro se contiamo spese extra (il caffè in più al bar, il libro comprato alla fine ecc.) per un totale di 8 giorni. Questo calcolo è ovviamente soggettivo. Entriamo nello specifico e nel pratico.
Il calcolo da tenere a mente è il seguente:
- Volo A/R: da dove parti? In che periodo? Questa variabile è diversa da città in città
- Albergues/ostello/hotel/b&b ecc.: il pellegrino normalmente non alloggia in hotel (e secondo me non ne vale la pena/non avrebbe senso, ma sono scelte). Gli albergues sono imprevedibili. Cosa sono? Sono strutture con pochi posti letto a offerta donativa. Prima del Covid19 si potevano trovare lungo il tragitto, fermarsi, chiedere un posto letto. Purtroppo poi molti albergues sono stati chiusi. In ogni caso, per avere delle informazioni dettagliate devi consultare il sito www.elcaminoconcorreos.com. Ciò non toglie che si possano trovare ostelli normali (io ho prenotato con Booking tappa per tappa) e per le ultimissime tappe ho prenotato stanze singole in B&B che non costavano troppo. Costo degli ostelli: dagli 8 euro in su a notte. Costo B&B intorno ai 15 euro.
- Attrezzatura: hai tutto il necessario? Tieni in considerazione le scarpe da trekking, lo zaino, il sacco a pelo se dormi fuori o sei schizzinoso (capita), vestiti in tessuto tecnico, bastoncini da trekking (solo se vuoi).
- Pasti: benedette le colazioni. Ordinando un caffè la mattina al bar (verso le 10…io partivo ogni giorno intorno alle 5/6 per camminare), ti danno anche un dolce gratuito. Sarebbe la versione “mini” di un dolce, ma che fai, te ne privi? Pranzo e cena invece facili: ci sono tantissimi ristoranti in cui ci sono i “menù del pellegrino”. Io ho sempre trovato menù a 6/8 euro. Hai: carboidrati, carne, patate e insalata in un piatto unico il più delle volte. Le porzioni sono abbondanti. Quindi diciamo: 15/20 euro al giorno per mangiare.









Cosa mettere nello zaino
Difficile da dire e chi lo può sapere, ognuno ha le proprie esigenze anche a seconda, ripeto, dei km di percorrenza.
Uno zaino da trekking ha una capienza misurata in litri: uno zaino fino ai 35 litri è adatto per un’uscita giornaliera, uno zaino da 30 a 45 litri è consigliato per una notte passata fuori, arrivando fino ai 50-80 litri che sono normalmente utilizzati per uscite di più giorni.
Io personalmente ho fatto il pellegrinaggio con uno zaino North Face, modello Jester (questo, per intenderci) non adatto alla camminata e pensato più per un lifestyle quotidiano. Ho fatto questa scelta per ragioni personali.
Il mio zaino ha una capienza di 28 litri (continua ad accompagnarmi nei viaggi, tra l’altro). Sono stata in pellegrinaggio per 5 giorni + i 3 che mi sono presa in più per stare un giorno a Santiago e due a Finisterre. Sono riuscita assolutamente a cavarmela, volevo viaggiare con meno cose possibile, un po’ perché camminare con un peso addosso fa male (te ne accorgerai), un po’ per una questione minimalistica/spirituale. Ho continuato ad avere poco e niente anche dopo il Cammino di Santiago per molti mesi, ma questa è un’altra storia.
Quello che posso fare è dirti cosa ho messo nel mio zaino e cosa avevo addosso: 2 magliette tecniche (sono leggere, si lavano e asciugano in un secondo), asciugamano tecnico (idem con patate), un paio di leggins, un paio di pantaloni con cerniera alle ginocchia (utilissimi: togli la parte inferiore con la cerniera e diventano dei comodi pantaloncini), crema solare (temperature alte e sole a picco a fine agosto/settembre), infradito per ostelli, tre paia di calze e tre paia di mutande, una piccola torcia (che ho utilizzato all’alba quando non era ancora sorto il sole o la sera in caso di emergenza), un sapone di Marsiglia solido che ho usato per tutto (lavare i vestiti, fare la doccia e lavare i capelli…il sapone di Marsiglia si usa per tutto), crema per piedi, spazzola per capelli, GoPro (all’epoca prestatami da un amico), medicinali vari, uno spago per appendere i vestiti ad asciugare e per ogni evenienza (uno spago è sempre utile) un k-way, cappello, una felpa, occhiali da sole, documenti e fotocopia dei documenti. FINE.
Porta l’essenziale, il resto lo si trova sul Cammino, giuro. Molta gente porta anche i bastoncini, io forse con il senno di poi li avrei comprati, ma me la sono cavata bene anche con i rami trovati nelle foreste, che ho poi con gratitudine lasciato nel momento in cui ho capito che avevano fatto il proprio corso e dovere.

Blacklist: cosa è di troppo nello zaino
Valuta davvero tutto ciò che ti porti dietro. PESA. Anche lo zaino da 5 kg dopo 20 km a
piedi pesa, lo senti tutto, lo senti sulle spalle, sulla schiena, sulle ginocchia e sui piedi.
Ti serve davvero portare dietro una Reflex per fare le foto? Non credo. Devi camminare, non vedrai l’ora di arrivare a destinazione, te lo assicuro.
Per ogni oggetto trova una valida alternativa: al posto della Reflex hai magari una
GoPro? Il telefono? Al posto di un cambio di scarpe da ginnastica, delle infradito per far sgonfiare i piedi dopo la camminata?
Il libro da leggere la sera non ti serve, è un peso. Magari trovi anche l’ostello in cui c’è
la libreria. Al posto del diario su cui scrivere le tue impressioni magari portati dietro
qualche foglio bianco. Molta gente durante il cammino pensa di farcela ma alla fine
molla pezzi per strada.
Tip scarpe: da trekking o hiking
Comprale prima e camminaci almeno 30 minuti al giorno, i piedi ringrazieranno. Molti usano le Salomon o le Goretex, io ho usato le North Face, ma c’è gente che va da Dio anche con le scarpe Decathlon. Non è il prezzo che conta, è la comodità sul TUO piede. A tal proposito: se non sei abituato a camminare, inizia a farlo prima del cammino. Non importa camminare per lunghe distanze, ma attivi il corpo a una reazione motoria.
Ti può essere utile sapere…
Come faccio a sapere che sto andando nella direzione giusta e non perdermi?
- Segui le frecce gialle che ci sono AD OGNI ANGOLO e SULL’ASFALTO
- Scarica l’app “Pilgrim/Cammino di Santiago guida” – ci sono indicate le strade se ti perdi. Ma non è come Google Maps? No, ti spiego perché: l’app “Pilgrim/Cammino di Santiago guida” dedicata al Cammino ha una mappa interattiva dove è segnato a tutti gli effetti il percorso da seguire passo passo. Non è come inserire una destinazione su Google Maps e seguire la strada a piedi. Fare il Cammino significa seguire l’ITINERARIO del Cammino, ovvero le strade anticamente percorse dai pellegrini. Ti ritroverai in sentieri di campagna, tra i vicoli dei paesini, lontano dalle strade trafficate, nei boschi, e soprattutto dove ci sono altri pellegrini. Sull’app è possibile vedere questo percorso, segnato in giallo. Se ti perdi una freccia lungo il tragitto, e ti rendi conto di star camminando da troppo tempo senza vederne una, PUFF, apri l’app e torni sui tuoi passi. Oltretutto ti dà informazioni interessanti su chiese o edifici o fontane che si trovano sul percorso. Top.
- Chiedi. Sono tutti molto gentili



Trasporto zaino
Esiste un servizio di trasporto zaino? Sì, io l’ho usato per due tappe quando ho avuto problemi di tendinite. Basta inviare un messaggio al numero indicato (io ho scelto TUITRANS ma ne esistono altri di servizi) segnalando il luogo in cui ti trovi e dove spedire lo zaino, cioè alla tua prossima tappa. Si può anche spedire sempre lo zaino, ho visto molta gente camminare libera e senza pesi sulla schiena. Sicuramente si va più
spediti, ma questo dipende sempre dalla tua concezione di Cammino.
Dicevamo…scrivi poi su un foglio i tuoi dati (luogo di spedizione, luogo di arrivo,
numero di telefono). Il costo è di circa 5 euro. Puoi tranquillamente lasciare lo zaino
nell’ostello/b&b dove ti trovi e partire all’alba…troverai il tuo zaino alla prossima meta
senza problemi.



Acqua e fontane
Ci sono delle fontane lungo il tragitto ma devo essere onesta: pensavo decisamente di più, almeno per quanto riguarda il Cammino portoghese. So che il Cammino francese è ben fornito, non so, onestamente, come siano messi gli altri Cammini! In ogni caso, se trovi una fontana, quindi, bevi, anche se non hai sete, e riempi la borraccia. Se hai bisogno, fermati e sciacqua i piedi, che ringrazieranno sempre.
Come NON viaggiare da soli anche se non ho un partner di pellegrinaggio
Ci sono due possibilità: o vai in agenzia viaggi e chiedi di organizzarti un viaggio in gruppo (questa opzione costerà di più ma…), oppure iscriviti su gruppi Facebook. Di solito si chiamano “Cammino di Santiago *qualcosa*. Sui gruppi Facebook c’è molta gente che chiede informazioni e molti cercano dei compagni di viaggio. Bisogna fidarsi? Beh, sì.
Se invece hai deciso di partire da sol* ma sei comunque indecis* sul fatto di camminare per strade sconosciute in solitaria, alzati leggermente più tardi al mattino (non come me alle 5/6 perché volevo invece l’esatto contrario – stare da sola). Intorno alle 7/8 molti pellegrini iniziano a camminare e potete partire insieme. Ne troverai altri per strada e spesso ti ritroverai in mezzo alla gente in ogni caso. Molto più semplice di quel che si creda.
Come ottenere la Compostela
Intanto, che cos’è? La Compostela è un documento religioso redatto in latino rilasciato
dall’autorità ecclesiastica di Santiago di Compostela. Certifica il compiuto pellegrinaggio
alla tomba dell’Apostolo San Giacomo e si ottiene facendo timbrare la credenziale almeno
due volte al giorno. (qui per richiederla online e ti arriva a casa prima della partenza:
https://www.confraternitadisanjacopo.it/Credenziale/indexcredenziale.htm).
A timbrarla sono i posti in cui dormi (ostelli/hotel ecc.), i ristoranti, i bar, i tabaccai, gli
uffici postali…Puoi fartela timbrare da chi vuoi e non c’è bisogno di “consumare al bar” o
usufruire di un servizio per ottenere il timbro. All’inizio ero un po’ timorosa, ma poi ho
capito che le persone del posto sono ovviamente abituate al via vai di gente che chiede
timbri sulla credenziale. Ci vogliono due secondi. Inoltre è bello collezionare i timbri dei
luoghi che si sono percorsi.
Arrivati poi a Santiago di Compostela bisogna recarsi all’Oficina del Peregrino in Rua das
Carretas 33. Qui bisogna prendere il proprio ticket con il numero, ma non si tratta di
un’operazione semplice. Ci sono altre migliaia di pellegrini che come te arrivano da
itinerari diversi. Immagina la fila! Ti suggerisco quindi di contare un giorno in più del tuo
viaggio se vuoi ottenerla.
Se, come me, vuoi fare il Cammino Vicario per un’altra persona, le credenziali da chiedere
sono due. Di conseguenza devi far timbrare entrambe due volte al giorno, e all’Oficina del
Peregrino chiedere di darti la Compostela anche per l’altra persona.
Attenzione quindi, Credenziale e Compostela sono due cose diverse!
La Credenziale è il tuo “documento di viaggio”, attesta il fatto di essere passat* per le tappe previste e aver ottenuto i timbri necessari. Bisogna averla prima di partire.
La Compostela si ottiene alla fine del pellegrinaggio, a Santiago de Compostela presso l’Oficina del Peregrino e solo dopo aver mostrato agli impiegati dell’ufficio la credenziale con i timbri.



Ultimo, ma non ultimo
Segui il tuo istinto, il tuo cuore, le tue sensazioni. Goditi i paesaggi, fermati a piangere se vuoi. Parla con gli altri, rivolgi loro una parola carina e vedrai che tutto ti torna indietro e che la gentilezza fa parte di questo mondo. Chiedi aiuto se devi. Resta in silenzio se non ti va di parlare, non devi necessariamente condividere questo cammino con nessuno. Ascolta il rumore dei tuoi passi che andranno allo stesso ritmo dei tuoi pensieri. Ho provato così tante emozioni e vissuto tante sensazioni in questo cammino: rabbia, dolore, solitudine, amore, delusione, determinazione, fastidio, stanchezza, e in mezzo a tutto questo casino, anche pace.
Questo viaggio è un viaggio non solo fisico ma interiore. Uno dei tanti che si fanno
nella vita. Goditela.



